Padova, sempre più su!
In una gara difficile, contro un’avversaria scorbutica, il Padova gioca a nascondino nel primo tempo, poi colpisce nella ripresa e allunga sul Südtirol, sconfitto a Perugia. Di Nicastro e Kresic i gol biancoscudati
Ph: Agenzia Fotografica Piran
Ennesimo crocevia di una stagione lunghissima, Vis Pesaro-Padova è per i biancoscudati una partita da non sbagliare. Vuoi per l’importanza di cancellare del tutto i brutti ricordi di Matelica, vuoi perchè l’anticipo all’ora di pranzo presenta i biancoscudati con un Südtirol sconfitto, ma un Perugia ancora agguerrito dopo la vittoria nel big match di giornata, e con una gara ancora da recuperare. Servono i tre punti, insomma, ai biancoscudati, per evitare patemi d’animo.
Con Mister Mandorlini ancora in tribuna per l’ultima delle quattro giornate di squalifica da scontare, il Padova si presenta al Benelli con il consueto assetto da battaglia. Il 4-3-3 biancoscudato figura un tridente inedito, con Biasci e Chiricò sugli esterni a supportare Santini. Scelta non proprio azzeccata, come vedremo nella cronaca a seguire.
Primo tempo tra gli sbadigli. L’avvio di gara è vibrante, come ipotizzabile, pur senza la benché minima occasione. Il copione è quello già visto in diverse occasioni: padroni di casa in salute, aggressivi e particolarmente fallosi; Padova attento e veloce a ripartire sugli esterni. Nella lunga fase di studio iniziale, con la sfida presto incanalata nel binario della noia, per il Padova i pochi spazi a disposizione sono mal sfruttati negli ultimi metri da Santini e soci. Anzi, è la Vis Pesaro a far tremare tutti per prima. Al 25′, Ferrani va di testa sugli sviluppi di un corner, e Dini deve fare gli straordinari proprio sulla linea di porta per evitare la capitolazione.
Tra ritmi spesso piuttosto lenti e una Vis più intraprendente, la prima frazione scorre fino a naturale conclusione con poco o nulla da annotare, sponda biancoscudata. Imbrigliati dal pressing locale e con poche idee, Ronaldo e compagni faticano ad avanzare il baricentro. Sulle corsie laterali, Chiricò è guardato a vista dai dirimpettai marchigiani; pesa, soprattutto, l’assenza per squalifica di Curcio sulla mancina, dove Biasci si danna l’anima pur senza costrutto. Il finale di frazione vede i padroni di casa al tiro dalla distanza con Gelonese (45′), fuori misura.
Ripresa. Al rientro in campo, il Padova presenta la novità Nicastro (in luogo di Biasci). Il film in campo, però, non cambia granchè, almeno nelle battute iniziali. Non ci sono effetti speciali, al Benelli, solo tanto corsa, disordine diffuso, e il continuo intervento di Panettella per le innumerevoli infrazioni commesse da ambo le parti.
La partita si infiamma al 53′, quando una colossale palla gol transita dalle parti di Nicastro (ben servito da Della Latta), il quale manca però il tocco vincente da pochi centimetri. I biancoscudati ci proveranno di nuovo al 56′, sugli sviluppi di una punizione dove Ronaldo mette apprensione a Bertinato e reclama un corner, non concesso. È il preludio al fulmine a ciel sereno, che al 59′ squarcia il cielo di Pesaro. Nicastro, servito da Gasbarro spalle alla porta, si gira in un fazzoletto e con un sinistro al veleno fulmina l’estremo locale.
Dall’ora di gioco in avanti, è tutto un altro Padova. I biancoscudati si liberano finalmente di un pizzico di apprensione e, complici anche spazi più aperti, giocano con maggiore serenità. Se la Vis Pesaro si prodiga per creare pericoli, il Padova monta una guardia attenta, forte anche della sicurezza di Dini, che al 67′ si frappone tra Cannavò e la propria porta, compiendo un intervento provvidenziale in uscita.
Di Donato rivoluziona i suoi con un triplo cambio che vede l’ingresso anche dell’ex Germinale. Poco dopo, però, il tecnico della Vis Pesaro dovrà rinunciare a Stramaccioni, infortunato, lasciando i suoi in inferiorità numero. È questo il momento-chiave della gara, perchè al 76′, su velenoso corner di Chiricò, Bertinato controlla come può un colpo di testa di Rossettini, ma deve arrendersi sul tap-in vincente di Kresic: 2-0, e palla al centro. Poi più nulla, se non che al 94′ ci tocca perdonare Nicastro (ancora lui), che si divora il terzo gol in contropiede solitario.
Matura così la vittoria perfetta. Quella di una squadra non brillante per l’intera prima frazione, poi cinica al momento giusto, in tempo per sgonfiare la foga dei padroni di casa e spezzare il match a proprio favore a metà secondo tempo. Così si sogna, col piede sull’acceleratore e la mente più libera. Artefici del nostro destino, fino alla fine: forsa tosi demoghe dentro!
Vis Pesaro-Padova 0-2
Vis Pesaro (3-5-2): Bertinato; Brignani, Ferrani, Stramaccioni; Carissoni (74′ De Feo), D’Eramo, Gelonese, Tassi (27′ Ejjaki), Tessiore (74′ Pannitteri); Marchi (66′ Cannavò), Gucci (74′ Germinale). In Panchina: Ndiaye, Bastianello, Lazzari, Giraudo. All.: Di Donato
Padova (4-3-3): Dini; Germano, Pelagatti (88′ Andelkovic), Rossettini, Gasbarro; Saber, Ronaldo, Della Latta (88′ Hallfredsson); Chiricò (79′ Jelenic), Santini (72′ Kresic), Biasci (46′ Nicastro). In panchina: Vannucchi, Mandorlini M., Vasic. All. Andrea Mandorlini (squalificato, in panchina Raffaele Longo)
Arbitro: Claudio Panettella di Gallarate (Gualtieri-Massimino). Quarto uomo: Gallipò.
⚽️ 59′ Nicastro (P), 76′ Kresic (P)
🟨 Stramaccioni (VP), Rossettini (P)