Padova-Mantova 1-1: il punto di Vale, ehm… di Ale!
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.
Il primo canto dell’inferno dantesco sembra scritto appositamente per descrivere la situazione attuale che tutti noi, tifosi del Calcio Padova, stiamo vivendo.
Ed è proprio l’ultima giornata di un girone di andata infernale a confermare il terribile momento tecnico / emotivo che nemmeno l’avvento di Torrente ha potuto scacciare alla sua prima uscita.
Padova che si schiera con un 4-3-3 con Valentini e Gasbarro centrali, Belli a destra e il ritrovato Curcio a sinistra; a centrocampo Dezi vertice basso con Vasic mezzala destra e Cretella a sinistra; in attacco Ceravolo al centro con Liguori a destra e Piovanello a sinistra.
Come prevedibile gli 11 di Torrente scendono in campo con elmetto e paura, pensando prima di tutto a coprirsi lasciando sempre l’iniziativa alla squadra ospite e difendendo con 11 elementi dietro la palla. Un atteggiamento sicuramente frutto di una volontà di raccogliere sicurezza in se stessi per non subire troppo gli avversari come nelle precedenti partite dell’era Caneo ma che al cospetto di un modesto Mantova è davvero lo specchio di un match di bassa classifica di serie C davvero desolante.
Gli 11 Biancoscudati giocano con paura pensando prevalentemente a non sbagliare, anche se da un errore di lettura clamoroso di Liguori nasce il rigore netto che porta in vantaggio gli ospiti… Una disattenzione da vero re dei polli.
Passano pochi minuti e arriva il pareggio in modo, per una volta, fortunato: punizione battuta veloce dalla tre quarti di destra, cross immediato di Belli per Ceravolo che incorna sulla schiena di un difensore del Mantova che spiazza il proprio portiere che non può nulla.
Dopo questo episodio si pensa che l’inerzia possa girare dalla parte dei padroni di casa che invece continuano a far giocare gli avversari senza impensierire in alcun modo il portiere del Mantova: un atteggiamento di chi forse si è reso conto che scende in campo – ahinoi- per salvarsi.
Cambio di modulo nel secondo tempo con dentro subito Radrezza e De Marchi per Liguori e Piovanello per un Padova che si propone con un 4-3-1-2, con due punte centrali e il fantasista dietro.
I cambi sorprendono infatti gli avversari che per i primi 15 minuti soffrono la densità delle soluzioni centrali dei Biancoscudati; dal recupero di seconde palle nascono le azioni più pericolose che vedono nel giro di qualche secondo prima Dezi colpire il palo dopo un tiro da fuori area e Cretella la traversa sulla successiva ribattuta. Sembra il preludio ad un secondo tempo arrembante ma la benzina finisce presto; Jelenic subentra a un irriconoscibile Cretella, De Marchi sembra davvero un giocatore di hockey capitato su un campo di calcio per sbaglio, nessun esterno (Curcio / Belli ) si prende mai la responsabilità di farsi vedere senza palla per attaccare gli spazi o per andare sul fondo, per non parlare di un Valentini nella sua peggior versione di sempre in coppia con Gasbarro a cui umanamente vogliamo bene ma potrebbe serenamente confondersi con un Kallax dell’Ikea.
La partita volge al termine con uno scossone del neo entrato Russini che da due metri potrebbe bucare la porta all’ultimo secondo regalando ai suoi i 3 punti ma ne esce una ciabattata clamorosa sintomo del momento davvero surreale della squadra.
Considerazioni
A questo punto siamo davvero preoccupati. Personalmente credo che molti giocatori non vedano l’ora di chiedere la cessione a gennaio perché l’atteggiamento messo nelle ultime partite è davvero remissivo. Tecnicamente siamo allo sbando, la palla scotta e nessuno si prende la minima responsabilità: così è impossibile ottenere risultati. Speriamo di limitare i danni nell’ultima partita prima delle feste senza illuderci troppo: con la Pro Vercelli ci sarà davvero da soffrire. A breve capiremo le reali intenzioni della società: all’orizzonte qualche probabile cessione importante e l’arrivo di altri giocatori mediocri pronti a lottare per la salvezza o ci sorprenderanno con qualche colpo ad effetto?
Certo è che ieri sembrava di assistere ad un Pergolettese – Fiorenzuola qualunque.
Ahi ahi ahi ahi… magico Padova…