Ok, la tempesta Oughourlian è passata: come quei temporaloni primaverili con vento e fulmini che giungono (guarda caso di domenica) senza preavviso, monsiur “metto i schei” ha detto la sua (con quel tono vagamente snob tutto francese di chi scende sulla Terra ad insegnare la vita, vedi vignetta) facendo la gioia di chi fa informazione con sponsor e click per poi andarsene a cavallo della sua nuvoletta franco-armena.
Bene. E ora?
Facciamo che non ne parliamo più ( almeno per un po’)?
Facciamo che non disquisiamo più d’altro che non siano squadra e rush finale di campionato?
Sia chiaro, non che manchino argomenti su cui dibattere, su Società, stadio, sulla protesta, sui tanti personaggi che ruotano attorno al mondo biancoscudato – nel tifo, nella comunicazione, ecc – su tutto quel sottobosco che pare abbia come unico obiettivo alimentare zizzania, egocentrismi, interessi personali più o meno evidenti, culti della persona di palesi casi umani…
Sapete com’è, ci staremmo giocando la serie B, uno di quei treni (pochi) della storia biancoscudata che potrebbero regalare gioia e, soprattutto, portare luce al futuro calcistico della nostra città.
Piú a monte del Bacchiglione (ci tocca parlare perfino di loro, pensa te!) fanno quadrato, sono uniti, concentrati, sostengono, ci credono nonostante lo svantaggio: nelle trasmissioni, nelle occasioni d’incontro fanno captare a dirigenti e giocatori calore e convinzione, stilano addirittura tabelle di marcia (vedi foto) per auto-infondersi ulteriore coraggio!
Ragazzi, qua la posta è alta, sappiamo quali sono i rischi che corriamo, ne abbiamo avuto ampia prova in queste ultime stagioni.
Uniamoci e tifiamo: da lontano, da vicino, da fuori, da dentro, dallo stadio, dalla radio, dalla tv, dal satellite, da ovunque! Che ognuno faccia il suo, al meglio e al massimo delle proprie possibilità, secondo i propri canoni e le proprie peculiarità, credendoci al massimo!
FORZA, FORZA, FORZA PADOVA!!!
