Padova – Pergolettese 0-3: il punto di vale!

Veramente una brutta prestazione quella vista all’Euganeo: sembra proprio che la lezione della partita all’andata non sia servita per nulla.

Ho provato a capire ed immaginare le possibili opzioni di gioco per verificare se ci fossero alternative al modo di affrontare gli avversari: io non avrei rinunciato al certo per l’incerto.
Già in mattinata, nel sentire le anticipazioni di formazione, mi ero permesso di commentare che giocare con il trequartista sarebbe stata una rivoluzione.
A posteriori aver affrontato Articoli e compagni, quattro piccoli a centrocampo, con il trequartista, nella speranza di rallentare le loro ripartenze e il fraseggio a due tocchi non è stata per nulla la scelta giusta.
Radrezza, a sinistra di Dezi, è un dramma. Dopo 10 minuti lo capisce anche Torrente che lo sposta a destra, trovando spazi e qualche imbucata per Ceravolo e Bortolussi, ma nella corsa si perde spesso Villa.

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Nella confusione iniziale prendiamo anche il primo goal. La reazione rimane caotica e senza lucidità. Solo il dinamismo di Russini ci permette di creare gli spazi per qualche cross e colpo di testa, peraltro facili preda del portiere.

Rinunciare al 4-1-4-1, per la squalifica di Jelenic e Liguori, si è rilevato un azzardo.
Cambiare solo i due giocatori, spesso se non sempre, si rileva un’opzione migliore rispetto al cambiamento radicale della struttura di gioco e delle sue strategie, inserendo 4 giocatori e rinunciando alla superiorità numerica a centrocampo.
Se ci associamo poi l’incapacità di reagire, di trovare il sincro tra i giocatori, il non sfruttare le occasioni esponendoti alle ripartenze degli avversari, la linea difensiva che corre sempre male all’indietro si arriva al secondo goal e i giocatori si spengono completamente, consci della sconfitta amara che sta prendendo forma.

Tornare in spogliatoio non serve a nulla, la testa non c’è più. I cambi non sono all’altezza e giocare sempre pressati ci rende solo ridicoli. Arrivare in ritardo ad ogni contrasto ci toglie tutte le energie rimaste dopo tre partite in 7 giorni. L’atteggiamento di squadra è imbarazzante ma colpevolizzare chi molla prima non serve a nulla.

Dopo l’uscita dallo stadio della tribuna Fattori tutto diventa surreale, comprese le dichiarazioni del post partita, artificiose e zeppe di frasi di circostanza.
Chissà cosa ci riserverà il futuro.

Ciao dal Vale.

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