Nel fango di Ravenna, tre gol e tanta fatica
Il Padova sbanca il “Benelli” con un 3-1 finale che avrebbe potuto assumere proporzioni maggiori soprattutto dopo una prima mezz’ora votata all’attacco. Segnano Della Latta, Saber e Santini, con intermezzo di Fiorani per il pareggio romagnolo
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Non finiremo mai di ripeterlo: per diventare grandi, serve cinismo. Caratteristica che dei biancoscudati era elemento distintivo nella prima parte di stagione, e che la squadra di Mandorlini sembra aver leggermente smarrito sulla propria strada in tempi più recenti. Gare apparentemente in discesa e a senso unico si tramutano dunque in trappole a cielo aperto, combattute sul pericoloso filo del nervosismo e dall’esito più che mai imprevedibile.
Ravenna-Padova è tutto questo, e forse anche qualcosa in più. È una partita che somiglia per occasioni e mole di gioco create, a quella giocata ad Arezzo un paio di mesi or sono, e vinta con un roboante 5-0. La realtà dei fatti, però, vede un Padova sontuoso sbagliare l’impossibile, per poi prestare pericolosamente il fianco ai padroni di casa. E complicando (non poco) i piani iniziali di una domenica tranquilla.
Sul pesante terreno del “Benelli” l’avvio di partita è vivace. Il Ravenna sembra voler prendere in mano il pallino del gioco con il guizzante Martignago, salvo poi soccombere già al 5′. Germano addomestica la sfera sulla destra; il cross susseguente è un invito a nozze per Della Latta che svetta di testa e la mette nel sette firmando il vantaggio.
La gara, indirizzata su un binario a tinte biancoscudate, vede il Padova spadroneggiare. Al 19′, la palla del raddoppio capita sui piedi di Bifulco. È una sorta di rigore in movimento per l’avanti di origini napoletane, su corta respinta della difesa dopo un bel cross di Curcio. Il suo destro, però, trova un difensore sulla traiettoria. Clamoroso, due minuti più tardi, è invece l’errore di Della Latta che – splendidamente servito da Jelenic – manda oltre la traversa facendo arrabbiare Mandorlini. Poco dopo, ancora dai piedi Jelenic parte un altro delizioso cross sul quale Nicastro arriva leggermente fuori tempo.
La sfuriata di metà frazione è la testimonianza che il Padova è squadra in palla e costantemente alla ricerca della manovra ragionata. Quel che manca a Nicastro e compagni, però, sono concretezza e quella capacità di castigare l’avversaria. Il Ravenna, puntuale, trova l’inaspettato pareggio alla prima occasione in cui si presenta dalle parti di Vannucchi. Su suggerimento di Ferretti, Fiorani al 31′ da posizione defilata fa 1-1 con un destro preciso.
Tutto da rifare, dunque. Il Padova deve rimboccarsi le maniche, tornando a macinare gioco dalla trequarti in su. Al 34′ Bifulco è impreciso nella deviazione su meraviglioso assist del solito Jelenic. Al 42′, sono i giallorossi a rendersi pericolosi di nuovo, con un contropiede culminato col tentativo di Perri, fuori misura.
Il secondo tempo inizia senza variazioni sugli schieramenti iniziali. Dopo una prima fase di assestamento l’urlo del Padova squarcia il cielo grigio di Romagna al 54′. Su corner battuto da Ronaldo, Saber è implacabile col destro di prima intenzione a raccogliere una corta respinta della difesa. Albertoni, immobile, può solo osservare la sfera infilarsi in porta.
Il nuovo vantaggio galvanizza gli uomini di Mandorlini, che però peccano ancora – in due occasioni consecutive con Ronaldo – quando si tratta di freddare il Ravenna con il gol della tranquillità. Il campo, pesantissimo, non aiuta le trame di gioco delle due squadre, dando vita a una battaglia di nervi e colpi al limite del regolamento.
I cambi ridisegnano l’assetto soprattutto del Padova, che nella fase finale si ritrova con l’attacco completamente rinnovato dopo gli innesti di Santini e Soleri, e un una sorta di 4-4-2 più compatto, poi 3-5-2 a tutti gli effetti, quale nuovo assetto scelto da Mandorlini.
Nel fango del “Benelli”, il lento incedere del cronometro senza sussulti conduce dritti ai minuti di recupero. E Santini diventa l’uomo della provvidenza. L’attaccante toscano riceve un regalo di Natale anticipato da Soleri, e batte Albertoni da centro area, chiudendo il match sul 3-1. Bravi ragazzi, ma quanta fatica (troppa!) per una gara da gestire con maggiore autorità.
Ravenna-Padova 1-3
Ravenna (4-3-3): Albertoni; Vanacore, Shiba (85′ Marozzi), Alari, Perri (85′ Zanoni, 91′ Cossalter); Fiorani (72′ Meli), Papa, De Grazia; Ferretti, Sereni, Martignago. In panchina: Salvatori, Raspa, Cesprini, Marra, Mancini, Stellacci. All.: Colucci.
Padova (4-3-3): Vannucchi; Germano, Pelagatti, Andelkovic, Curcio; Saber (85′ Kresic), Ronaldo (72′ Hallfredsson), Della Latta; Jelenic (78′ Santini), Nicastro (78′ Soleri), Bifulco (72′ Fazzi). In panchina: Burigana, Biancon, Vasic, Paponi, Buglio, Beretta, Jefferson. All.: Andrea Mandorlini
Arbitro: Alessandro Di Graci di Como (Carrelli-Sverino). Quarto uomo: D’Ascanio
⚽️ 5′ Della Latta (P), 31′ Fiorani (R), 54′ Saber (P)
🟨 Ronaldo (P), Ferretti (R), Martignago (R)