A testa alta, carica ragazzi!
C’era una volta un Padova in cerca di se stesso.
Una squadra senza una precisa identità, vulnerabile quando presa in ripartenza, e spuntata in attacco. C’era, appunto, e non parliamo di una vita fa, ma di qualche settimana o poco più. Tanto è bastato ai biancoscudati per compattarsi sotto la guida e protezione di Andrea Mandorlini, un allenatore con la “A” maiuscola, un condottiero di cui il Padova oggi non può fare a meno.
Si va al “Curi”, per un altro esame di maturità, in un Mercoledì di Novembre che ci dirà qualcosa in più su questa squadra reduce da un filotto di quattro successi e prestazioni sempre più convincenti. Quella contro il Perugia, domani, non sarà una gara decisiva, perchè il torneo è lunghissimo e – Covid permettendo – regalerà ancora parecchie emozioni. Sarà però un crocevia importante, una di quelle partite dove la posizione in classifica non conta nulla. Contano grinta, lucidità e, come sempre, il cuore.
Nessuna vittoria, nel calcio come nella vita, è scontata. Nè mai lo sarà. No, nemmeno un 5-0 a una formazione in crisi, oppure un successo casalingo contro una compagine il cui nome non richiama a storia e tradizione importanti. Questo Padova però – passo dopo passo, partita dopo partita – sta uscendo allo scoperto come una delle pretendenti alla B, pur con l’umiltà di chi sa che c’è e ci sarà sempre da sudare.
La squadra ha il pregio di saper lavorare in sordina. I suoi uomini, visti dall’esterno, appaiono un gruppo ora affiatato, che fa dello spirito di sacrificio la propria arma vincente. Un gruppo che, grazie anche all’indiscusso potenziale tecnico, ora fa paura a tutti. Speriamo, in cuor nostro, che questa mentalità (vincente) possa essere fatta propria anche dalla tifoseria: niente voli pindarici, niente illusioni, proclami, nè presunzione.
Piedi per terra, certo, ma a testa alta. Perchè i Grifoni sono – a detta di tutti gli “esperti” – la squadra da battere. Ma, al solito, noi siamo il Padova. Carica ragazzi, pur da lontano, siamo con voi! ❤️